Reseña del libro "Alzate le dosi (en Italiano)"
Cinque monologhi cristallini, taglienti, teneri, commossi, ineducati, motivazionali. Cinque interlocutori muti, come la nostra società che ci palleggia tra tabù mai superati ed una mala informazione patinata di compassione. Una sola voce, quella di tutti noi viandanti solitari sulla via di un pellegrinaggio emotivo e umano verso la rivendicazione della normalità che alberga nei disagi psicologici del nostro tempo. Per tutti noi, figli di Ulisse ma specchi di Cassandra, Itaca siamo noi stessi, forti di quella che viene ritenuta la più umana delle debolezze: la cosiddetta sensibilità che solo apparentemente ammala, solo temporaneamente annienta, ma con il tempo diventa la più grande occasione di percepire il mondo in tutte le sue sfumature. Al perbenista che guarda con pietà noi sensibili viandanti, al medico che ci vorrebbe inguaribili forse perché non esiste cura per l'anima, al Dio di compassionevole omertà che ci osserva in silenzio, noi rispondiamo con la forza che ci ha consentito di guardare il mostro negli occhi, di combatterlo e di girargli le spalle. Sappiamo che è ancora lì, ma non ci ha avuto. Non ci spaventa più l'idea di scattare un selfie del nostro Mr Hyde perché già lo conosciamo, mille volte riflesso allo specchio, mille volte domato, mille volte temuto, mille volte riconosciuto nello sguardo di tutti i benpensanti che siedono sotto la veranda della propria normalità, ignari del fatto che ne esista una variante infinita Con dignità possiamo sollevare lo sguardo, inghiottendo insieme un sorso di vita, l'unica medicina per la quale, pur conoscendone a memoria gli effetti collaterali, possiamo affermare ancora una volta, senza paura: Alzate le dosi.